Recensioni

Walter Springer:

“...Anche nei lavori di ceramica si osservano tracce della Tradizione classica: sui vasi e sulle anfore che Fisco stesso con argilla modella e cuoce, si muovono in danze festose i cortei delle baccanti, mentre minotauri a testa di toro, inseguono giovani donne in fuga. Il tutto è rappresentato in una Accadia che non conosce peccato”. Non c'è dubbio: Eros si chiama il dio che spinge Fisco alla creazione.

Dal Catalogo: “Stad museum”,

di Tubigen (Germania 2001)

 

 

Ignazio Navarra:

“...Osservando le bellissime ceramiche del maestro Leonardo Fisco, si rimane affascinati dalla loro eleganza formale e coloristica. Ritengo interessante riportare, in questa mia breve nota, quanto ha scritto Vincent Navarra su “Controvoce” della ceramica del maestro Leonardo: “...in effetti, Fisco, ci pone di fronte ad una ricerca della classicità greco-etrusca e azteca”.

Dal Catalogo: Centro civico polifunzionale

Fondazione INYCON”, Menfi 2005

Gioacchino Mistretta:

“...Fisco si accosta alla ceramica già dal 1958, quando mette su nella sua Sciacca un laboratorio per la produzione di ceramiche artistiche che ancora oggi continua incessantemente a produrre, dando vita ai vasi, rilievi e sculture di grande raffinatezza.

Tali ceramiche, lontane dalla tradizione saccense, si presentano interessanti esteticamente per il gusto moderno con cui l’artista pare ricerchi una simbiosi realistica e coloristica tra pittura e scultura”.

Dal Catalogo: Centro civico polifunzionale

Fondazione INYCON”, Menfi 2005

Francesco Cassar:

“...Una ceramica, quella di Fisco, che riesce a perdere ogni improvvisazione artigianale, per assumere l'espressione di vero e proprio fatto artistico che non disdegna la figurazione simbolica come nel tema “la pace” o una libera estrosità nel caso del “il cavallo rosso”.

Dal giornale “L'Ora” del 1961

Ignazio Alessi:

“...Per non dire delle ceramiche di Leonardo Fisco, eleganti e raffinate statuette femminili dagli smalti splenditi, così sensuali a tocco, così morbide e persino a guardarle, si accostano a boccali antropomorfi, a creazioni originalissime di pari forza della stessa suggestione dei dipinti”.

Dal Catalogo: Centro civico polifunzionale

Fondazione INYCON”, Menfi 2005

Maria Cristina Lala:

“...L'artista saccense, infatti, trova nella sua produzione ceramistica un legame forte alla tradizione della sua città, valica i confini del “già visto” per plasmare la sua sensibilità di corpi, che intrecciandosi, si accostano a figure mitologiche, evocando una fertilità giocosa e antica come la cultura mediterranea da cui nascono”.

Periodico di Interferenze Culturali”,

Laboratorio 925 Anno 2003

Vincent Navarra:

“...Sul maestro Leonardo Fisco, si deve rilevare che nei primi anni della sua produzione ceramica, soprattutto in quella legata alla scultura maiolicata, avverte l’influenza di Georges Rouault e del grande Pablo Picasso.

Di questo suo periodo operativo, interessanti sono alcuni dei suoi lavori, modellati a tutto tondo, come “L’ultima cena”, un gruppo di crocifissioni e alcuni vasi modellati a mano, le cui espressioni plastiche evidenziano svettanti forme dinamiche, caratterizzate da squarci.

In altre opere domina una decorazione monocroma che vi imprime forza e incisività, quasi l’artista vuole giungere a risultati accostabili agli esiti raggiunti nell’antichità dalla ceramica pre-greca e greca”.

Dal Catalogo “Ceramiche di Sciacca del secondo Novecento”

Luglio 2006

Gerardo Politi:

“...I lavori di Fisco riflettono le tendenze più moderne dell'arte e specie nelle ceramiche che raggiungono ottimi risultati di compostezza e di stile. Fra i lavori più ammirati citiamo “Il cavallo rosso”.

Dal Giornale “L'amico del popolo”, 1961

Antonella Maria Piazza:

“...Partito dalla forza plastica di Picasso e dal colore degli espressionisti, Leonardo Fisco, approda a una soluzione di sintesi estetica.

Realizza a colombino strutture policentriche, dinamiche, forme aperte da squarci taglienti e crateri sommessi di colori: Fisco comincia nel 1959 la sua attività di Ceramista”.

Dal Volume Ceramica Italiana del Novecento “Electa”, 2005

Giuseppe Giardina:

“...Le ceramiche intense di una commozione che vive in una trattazione coloristica e tecnica, avanzata e nel disordine cerebrale di forme e di colori, completando in un impulso di nuovo sentire, in un abbraccio di forme di vita, la produzione di Fisco palesano la vericità di inspirazione dell'artista”.

Dal catalogo: “Leonardo Fisco: Oli – ceramiche – schizzi”.

(Azienda Autonoma di Cura – Sciacca 1961)

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